San Francesco amò profondamente la Valle Reatina, dove trovò una natura dolce e rigogliosa, e fece della cosiddetta “Valle Santa”, assieme ad Assisi e la Verna, una delle sue tre patrie.
Il rapporto con Rieti parte da Poggio Bustone, paese alle pendici del monte Terminillo, primo eremo della valle reatina, in cui il Santo giunse nel 1208. Da questo eremo parte la prima missione di pace nel mondo.
A Rieti, in particolare nel santuario di Santa Maria della Foresta, Francesco fu operato agli occhi da uno specialista dell’epoca.
Qui avvenne il miracolo dell’uva e soprattutto, nel 1224, la composizione del Cantico delle Creature. Due avvenimenti che racchiudono e rispecchiano la peculiare attenzione del Santo verso la natura.
Nel 1217, San Francesco arriva a Fonte Colombo, a 5 chilometri da Rieti, dove nel 1223 scrisse la Regola, oggi conservata dall’Ordine Francescano.
Infine il Santuario di Greccio, incastonato tra le rocce a 700 m di altezza, si configura come un complesso formato dalla cappella del presepio, su una grotta dove, la notte di Natale del 1223, San Francesco rappresentò per la prima volta nella storia del cristianesimo la nascita di Gesù, istituendo così il primo Presepe.